Marco Terenzio Varrone (116-27 a.C.) fu il più grande erudito del mondo romano e nello stesso tempo il più fecondo scrittore latino, tanto da essere definito in una lettera ad Attico (XIII, 18, 2) da Cicerone, che gli fu amico, ammiratore e, in certo senso, rivale, polygraphótatos, cioè scrittore dalla vastissima produzione. E instancabile egli fu nella sua attività intellettuale tanto da rappresentare l'espressione più tipica del gusto dell'età appena precedente all'Impero per l'erudizione e la curiosità intellettuale. Gli antichi attribuivano a Varrone oltre 600 libri sugli argomenti più disparati, ma assai poco si è salvato di questa gran mole di opere che ci avrebbe dato l'opportunità di chiarire tanti aspetti della cultura romana che invece ci appaiono ancora pressoché indecifrabili. Dell'immenso corpus varroniano sono giunte fino a noi solo poche opere in forma pressapoco integrale che UTET raccoglie in questa versione digitale corredata da un ricco compendio esegetico e del testo latino a fronte collegato alla traduzione tramite costanti rimandi ipertestuali: il De re rustica, un trattato di 3 libri in forma dialogica sull'agricoltura composto nel 37 a.C. che affronta in maniera sistematica il tema dell'agricoltura in tutte le sue sfaccettature, e il De lingua latina, un trattato di grammatica e sintassi latina composto intorno al 45 a.C., di cui ci rimane soltanto una vasta sezione tra i volumi V al X, che ha il grande merito di rappresentare la prima esposizione sistematica della grammatica latina.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
787 -
Argomento
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Collana