Perché dollari? Un'indagine del commissario Bordelli

Perché dollari?

Un'indagine del commissario Bordelli

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«Il commissario Bordelli, un antieroe disilluso ma assolutamente autentico nelle ragioni del suo esistere. Un uomo che riconosci come vero e che non è facile dimenticare.»
Andrea Camilleri

«Il commissario Bordelli, magnetico e malinconico come un eroe di Chandler.»
la Repubblica

«C'è un nuovo sceriffo in città. Il commissario Bordelli, con la sua sanguigna umanità tutta italiana e tutta toscana, si inserisce oggi nella grande tradizione dei De Vincenzi e dei Duca Lamberti: poliziotti complessi e tormentati che raccontano un'Italia ingenua e cattiva che ancora non sapeva di essere così noir.»
Carlo Lucarelli

«...Una tormentata figura di investigatore e un'Italia meno cinica ma non meno cattiva di oggi.»
Il Venerdì di Repubblica - Corrado Augias

«Ci piace, il commissario Bordelli, per quel clima nostalgico da 'come eravamo', per un'attenzione, che ci ricorda i libri di Pratolini, all'esistenza e ai ritratti della gente comune... un poliziotto che ha qualcosa di chandleriano.»
Giovanni Pacchiano

1957, un novembre più malinconico del solito: il commissario Bordelli, la testa piena di immagini di donne amate e perdute, deve affrontare il suo caso più singolare e sorprendente. Più che un’indagine, un’avventura ai limiti della legalità. Una lettera anonima lo attira sulle colline intorno a Firenze e Bordelli si ritrova coinvolto in un oscuro intrigo, di cui è difficile decifrare i contorni. Una sfida strana, forte, che lo costringerà a trovare soluzioni fino a quel momento per lui impensabili... Sullo sfondo, il ritratto di un’Italia ambigua, di luoghi in cui vivere sembra semplice purché non si abbia il coraggio, o la necessità, di guardare oltre l’apparenza delle cose. Diversi i protagonisti delle altre storie. Un torturatore fascista responsabile di note efferatezze viene riconosciuto e inseguito per le strade di Firenze; un impiegato modello subisce un’assurda accusa di furto e finisce per essere travolto dagli ingranaggi di una giustizia sempre meno giusta; e, più vicino ai nostri anni, un poliziotto e un giovane spacciatore instaurano un rapporto duro e commovente, con un intenso finale su una spiaggia solitaria, di fronte al mare. Quattro racconti noir dove Marco Vichi continua a scavare nella memoria della storia più recente, così spesso citata e, invece, troppe volte dimenticata.

Dettagli libro

Sull'autore

Marco Vichi

Marco Vichi è nato nel 1957 a Firenze e ­vive nel Chianti. Presso Guanda ha pubblicato i romanzi: L’inquilino, Donne donne, Il brigante, Nero di luna, Un tipo tranquillo, La vendetta, Il contratto, La sfida, Il console, Per nessun motivo, Ombre e Vite rubate con Leonardo Gori; le raccolte di racconti Perché dollari?, Buio d’amore, Racconti neri, Il bosco delle streghe, Se mai un giorno, Oltre il limite e La casa di tolleranza; i graphic novel Morto due volte con Werther Dell’Edera, Il commissario Bordelli con Giancarlo ­Caligaris e Reparto macelleria con Monica Fabbri; e la favola Il coraggio del cinghialino. Ha inoltre curato le antologie Città in nero, Delitti in provincia, È tutta una follia, Un inverno color noir, Scritto nella memoria. Della serie dedicata al commissario ­Bordelli sono usciti, sempre per Guanda: Il commissario Bordelli, Una brutta faccenda, Il nuovo venuto, Morte a Firenze (Premio Giorgio Scerbanenco – La Stampa 2009 per il miglior romanzo noir italiano), La forza del destino, Fantasmi del passato, Nel più bel sogno, L’anno dei misteri, Un caso maledetto, Ragazze smarrite, Non tutto è perduto e Nulla si distrugge. Il suo sito internet è www.marcovichi.it

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