C’è una buona notizia: ora sappiamo con certezza che gli esseri umani sono stati progettati per affrontare con successo difficoltà e stress. Discendiamo da gente che è sopravvissuta a un’infinità di predatori, guerre, carestie, migrazioni, malattie e catastrofi naturali. Noi siamo costruiti per convivere quotidianamente con lo stress. A questo scopo possediamo dentro di noi, come un dono, un insieme di risorse che abbiamo ereditato dal passato e che costituiscono la nostra «resilienza». Ed è la resilienza la norma negli esseri umani, non la fragilità; la resilienza psicologica, ovvero la capacità di persistere nel perseguire obiettivi difficili, fronteggiando in maniera efficace le difficoltà che ci si presentano. L’individuo resiliente ha una serie di caratteristiche psicologiche inconfondibili: è un ottimista e tende a «leggere» gli eventi negativi come momentanei e circoscritti; ritiene di possedere un ampio margine di controllo sulla propria vita e sull’ambiente che lo circonda; è fortemente motivato a raggiungere gli obiettivi che si è prefissato, è incline a interpretare i cambiamenti come una sfida e come un’opportunità piuttosto che come una minaccia, e di fronte a sconfitte e frustrazioni tende a non perdere la speranza. Ma la notizia migliore è che la resilienza può essere potenziata. Possiamo imparare a gestire lo stress. E nella nostra cultura c’è un ambito che può promuovere in modo strutturale la resilienza: il mondo dello sport che può essere utilizzato come metafora, ma anche come disciplina da cui mutuare metodologie ed esperienze, come fa Pietro Trabucchi in questo libro che sarà di aiuto a tutti coloro che vogliono vivere e non lasciarsi vivere.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
210 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Pietro Trabucchi
Pietro Trabucchi si occupa da oltre due decenni di motivazione, gestione dello stress e resilienza. Fa parte del Dipartimento di neuroscienze, biomedicina e movimento dell’Università di Verona. Insegna anche al Master in «Project Management» del MIP Politecnico di Milano. È stato psicologo di varie squadre olimpiche: Sci di Fondo (Torino 2006), Triathlon (Sydney 2000) e Canottaggio (Rio 2016), e delle squadre nazionali di Ultramaratona. Si è occupato della preparazione dei membri di spedizioni alpinistiche finalizzate a stabilire record di ascensione o a svolgere ricerche scientifiche in tutto il mondo (Denali, Elbrus, Aconcagua, Kilimangiaro, Everest). Nel 2005 ha raggiunto la cima dell’Everest con la spedizione «Everest Vitesse». Nel 2019, con la spedizione internazionale «Greenland Expedition Lab» ha compiuto la traversata della Groenlandia con gli sci in 27 giorni. Appassionato praticante di discipline di endurance e di alpinismo, ha ultimato ultramaratone come la Yukon Arctic e il Tor des Géants. Autore di diversi lavori scientifici, i suoi libri Resisto dunque sono, Perseverare è umano e Opus sono dei longseller di grande successo. Vive in Valle d’Aosta con le due figlie, atlete professioniste del Centro sportivo Esercito.
www.pietrotrabucchi.it
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