La vita di Cartesio è sempre stata legata al tema della solitudine. Orfano di madre, innamorato di una bambina guercia, già dall’infanzia i dottori gli pronosticano la morte a causa di una salute cagionevole. Il primo salasso nella camera del collegio, il desiderio di seguire l’esperienza del poeta sulla scia della guerra, l’esilio volontario “en son ermitage”, la morte dell’unica figlia, di cui si finge lo zio. L’ombra di quel solipsismo esistenziale, che accompagna la mente umana, era già inscritta nella vita. Anzi si fa soluzione, l’unica possibile quando nell’anacoresi olandese tenterà di distruggere il mondo e fondarne uno nuovo fatto di macchine e particelle – geometria e materia – dove si può essere certi solamente del proprio pensare. Sotto quei cappotti e quei cappelli che vede dalla finestra ci sono uomini o automi? In questi scritti inediti è raccontata la progressiva costruzione di una nuova filosofia, miccia della modernità, che coinciderà in maniera straordinaria con la costruzione di una solitudine.
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Italiano -
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Sull'autore
Daniele Ramadan
Daniele Ramadan (Pisa, 1990) studia filosofia e scrive romanzi. Prima di Solo. Il falso inedito di Descartes ha pubblicato libri di altro genere narrativo come Il Dio del mare (2013) e Il tessitore di sogni (2015). I suoi interessi attuali si rivolgono alla gnoseologia, alla filosofia della mente e allo studio delle società distopiche.