Capolavoro di Mary Elizabeth Braddon, Il segreto di Lady Audley uscì a puntate tra il 1861 e il 1862 sulle pagine delle riviste letterarie del tempo, riscuotendo uno straordinario successo di pubblico che la consacrò come nuova stella del sensation novel e rivale di Wilkie Collins. Al talento nel tenere avvinto il lettore univa una sensibilità tutta femminile e una coscienza sociale attraverso cui sono filtrate le vicende dei suoi scritti.
Sir Michael Audley, vedovo da anni, sposa la giovane e bellissima Lucy Graham, un’istitutrice dall’oscuro passato i cui capricci scatenano la gelosia di Alicia, la figlia di primo letto poco più che adolescente. Un giorno Robert Audley, lo sfaccendato nipote, avvocato a tempo perso, porta con sé in visita George Talboys, un caro amico appena tornato dall’Australia e prostrato da una recente vedovanza – o almeno così sembra –, che d’un tratto scompare misteriosamente. Facendo i conti con le menzogne, l’inganno, e anche un tentato omicidio nei suoi confronti, sarà proprio Robert, le cui doti di tenacia e intelligenza erano state finora celate da un carattere indolente, a intraprendere un’indagine dai risvolti inattesi che condurrà allo scioccante e imprevedibile colpo di scena finale. La struttura del racconto, fondata sul meccanismo dell’indagine a ritroso, rende Il segreto di Lady Audley uno di quegli ingranaggi a orologeria perfetti, in cui sparizioni, delitti, identità multiple e altri ingredienti tradizionali del genere sono dosati con una maestria che non concede tregua alla tensione narrativa.
Book details
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Publisher
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Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
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Page count
502 -
Theme
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Collection
About the author
Mary Elizabeth Braddon
Mary Elizabeth Braddon (1835-1915) ha latitato a lungo nel limbo degli scrittori “di genere”, salvo essere riscoperta e riconosciuta dalla critica non solo per l’abilità di creare intrecci perfetti e sempre nuovi, ma per la profondità del suo messaggio in contrasto con le rigide costrizioni che regolavano la condizione femminile nella società del secondo Ottocento. Non è difficile intravedere nella biografia di questa scrittrice, che ricorse alla penna per mantenere la madre e la sorella dopo l’abbandono da parte del padre e che visse per molti anni more uxorio col suo editore John Maxwell, le tracce ineludibili che ricorrono in una produzione di più di ottanta tra romanzi e racconti. Tra questi, dopo Three Times Dead, il suo esordio narrativo, ricordiamo Aurora Floyd (1862-1863). Figura di spicco nel mercato letterario del tempo, la Braddon fu anche autrice teatrale e curò vari adattamenti da Dumas e Flaubert.