Nel 1878 Gottlob Frege pubblica un saggio sulla «scrittura concettuale» o «ideografia», che aspira a diventare il modello per una riflessione filosofica che vuole emanciparsi dalle imprecisioni del parlare comune e dalle astrattezze della metafisica. Con la creazione di formule e segni grafici elementari, Frege elabora un linguaggio immediatamente riconoscibile e utilizzabile da chiunque miri a esprimere in modo chiaro le relazioni tra i giudizi e i rapporti tra le diverse parti del ragionamento. Ancora oggi, nonostante la logica abbia preso strade talvolta molto diverse da quelle tracciate da Frege, questo testo mantiene intatta la sua forza speculativa e rimane la preziosa testimonianza di uno degli ultimi tentativi, nella storia del pensiero, di realizzare la grandiosa idea leibniziana di una lingua universale.
Détails du livre
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Éditeur
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Texte original
Oui -
Langue
Italien -
Date de publication
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Nombre de pages
92 -
Collection
À propos de l'auteur
Gottlob Frege
(Wismar, 1848 – Bad Kleinen, 1925)
Matematico, logico e filosofo, è considerato uno dei fondatori della moderna logica
matematica. Dopo la laurea all’Università di Jena, consegue il dottorato in matematica a
Gottinga. Tornato a Jena per insegnare, nel corso degli anni i suoi interessi si rivolgono
principalmente alla logica, con lo scopo di sviluppare un rigoroso formalismo concettuale
ed espressivo. Le sue ricerche hanno influenzato tutto lo sviluppo filosofico del
Novecento, anche grazie alla mediazione di Bertrand Russell e Giuseppe Peano. Tra le
sue opere, Senso e significato, Funzione e concetto e I fondamenti dell’aritmetica.